mercoledì 25 marzo 2009

Grazie


Di tanto in tanto, mi siedo a quella scrivania verde e mi guardo intorno, osservando quello spazio che è solo mio. Osservo le foto alle pareti, i suoi bigliettini appesi. L'armadio che pulisco sei volte al giorno perché ci lascio o le manate di crema o le unghiate di rouge noir, le luci del bagno sempre accese perché mi da fastidio sia cieco e quindi buio pesto.
Guardo i libri nello scaffale e penso che ho voglia di studiare perché mi piace. Guardo le sue foto e benedico il giorno che l'ho incontrato. E me ne male che ha insistito, con me che me ne stavo lì a dire non ti voglio. E respiro la mia indipendenza, la mia libertà. E penso con gioia che tra poco tornerò a casa. Li riabbraccerò stringendoli forte e dopo dieci minuti ci beccheremo di nuovo. E andrò a sciare con loro e la mattina staremo tutti insieme nel lettone. Perché fuori fa freddo e perché "c'è giulia". E allora mi vien solo da ringraziare la mia mamma, che sopporta la mia assenza e ha, materialmente, permesso tutto questo.

1 commento:

  1. Sono le piccole cose che riempiono la nostra vita.Ci proteggono e ci danno sicurezza.
    Un caro saluto
    Fino

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