martedì 17 marzo 2009

Scelta

scritto il 12/11/2008


Di tanto in tanto, mi chiedo se la nostra sia una scelta. Nostra, mia, perchè non posso pensare di conoscere davvero, così tanto così a fondo, l'anima di qualcun altro. Mi chiedo se davvero ho scelto, se sapevo che questa via che ho intrapreso, la via dei sogni, della poesia, del romanticismo nel senso filosofico - letterario del termine ha un prezzo: la serenità. Le parole cambiano, volano, le persone vanno e vengono, ma la nostra (e dagli!) ansia di qualcosa che non c'è, o che c'è ma non sappiamo trovare, è sempre lì, e non ci dà pace. La ricerca perenne di un attimo di pace, di felicità per il quale siamo disposti a tutto, davvero a tutto. "piangere per sempre amando il ricordo della tua pelle addosso alla mia memoria, in cambio di un solo secondo accanto a te". E l'aspetto positivo è che non conosco il rimpanto, la nostalgia sì, ma il rimpianto no. Tutto ciò che è stato, che è e che sarà ha un senso perchè l'ho voluto io, l'ho desiserato con amore, con la passione che metto in tutto ciò faccio. Sbaglio, in continuazione, ogni giorno, sbaglio con chi amo di più, e perdo pezzi di vita dalle tasche a ogni passo. Ma a quanto sembra, a qualuno sono rimasta nel cuore, e allora posso concedermi delle attenuanti, consapevole che non arriverò mai ad assolvermi. E allora continuo a sognare, a sperare, a scrivere e a volare, e magari non vincerò mai, ma nemmeno mi tradirò. E le parole volano anche adesso mentre scrivo, cambiano in continuazione, e ora il quadro è perfetto, visibile davanti ai miei occhi. E spero non cambi più

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