In questo mondo, in cui conta quello che si dice di fare, io voglio dire cosa penso
"Forse scrivere significa colmare gli spazi bianchi dell'esistenza, quel nulla che si apre all'improvviso nelle ore e nei giorni, fra gli oggetti della camera, risucchiandoli in una desolazione e in un'insignificanza infinita" (C. Magris, Il Danubio)
domenica 17 maggio 2009
Dire la mia
Si fa. Lo fanno in tanti, una volta ogni tanto o spesso, di nascosto o sfrontatamente, per un motivo particolare o per seguire gli altri, per divertirsi o che ne so. Ma soprattutto se ne parla. Sul treno, sull'autobus, al bar, a una cena, a una festa, a scuola o all'università. Come se fosse una cosa normale, legittima, come mangiare o fare la spesa. Io non mi sono mai fatta una canna. E non credo di doverne andare orgogliosa, mi sembra talmente limpidamente giusto e "normale. E non perché io sia bacchettona o "chiusa", anche se, a ben vedere, fa male ed è illegale, per cui....Ma perché vivo di altro. Di me così come sono. Senza aver bisogno di fare quello che fanno tutti. E soprattutto senza aver bisogno di parlarne.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento