sabato 10 ottobre 2009




La Pazza stava ferma, con la testa inclinata, la borsa del ghiaccio sulla guancia gonfia e dolorante, l'Oki a portata di mano. Sulla scrivania, L'anima buona del Sezuan, Espiazione, la macchina fotografica e l'Ipod. E il cellulare e il cordless. E in verità non si sentiva una Pazza, e neanche una principessa, ma solo una povera Bambina.


E avrebbe voluto che il Cavallo Bianco le arrivasse alle spalle e la sollevasse tra le braccia, per portarla in un posto dove non c'era dolore, dove i buchi in cui prima c'erano i denti non avevano quel sapore disgustoso, dove non era tanto stanca. In un mondo senza incomprensioni, senza pianti e litigi. Nel loro mondo, dove c'era posto solo per l'Amore. Stava arrivando a prenderla, lo sapeva.

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