sabato 1 maggio 2010

Domenica, 25 aprile 2010

Una corsa attraverso i campi, la campagna. Con le betulle e i corsi d’acqua che sfuggono via rapiti dalla velocità di questo mondo, un paesaggio inutile osservato per la prima volta. Un campo nomadi abbandonato, la carcassa di un’auto rossa.

La tosse in gola e il rumore forte nelle orecchie, l’aria maleducata che ti disturba mentre cerchi di stringerti al collo la sciarpa azzurra, mentre fa tanto caldo.

Il trench stropicciato e il trucco sfatto dal sudore, dalla corsa e dal disagio. Mi ero fatta così bella per te, Amore, per correre tra le tue braccia e guarda adesso come sono ridotta, tutta sgualcita a mangiare un panino appoggiata al vetro.

Ma proprio non c’è un posto, su questo treno?

Nessun commento:

Posta un commento