venerdì 14 settembre 2012

Il commissario Nardone

Per questo primo post recensione/proposta avevo pensato a tutt'altro, ma ieri sera ho cambiato idea. Da giovedì scorso, 6 settembre, va in onda su Rai Uno Il commissario Nardone. Premetto che sono una che se comincia a guardare una fiction poi arriva fino al fondo indipendentemente dalla qualità della stessa - per esempio, in primavera mi sono sorbita, con crescente nervosismo e arrivando all'isteria, Le tre rose di Eva - ma questa volta mi sembra che ci sia anche la qualità.  La fiction racconta la storia (vera) del campano Mario Nardone che nel dopoguerra creò a Milano la Squadra Mobile, combattendo la malavita lombarda. I begli occhi di Sergio Assisi - Nardone - aiutano la concentrazione, ma anche l'ambientazione e gli altri personaggi non deludono. Sullo sfondo, c'è una Milano nebbiosa - ma non troppo - ricca di scorci suggestivi, mentre i costumi e le pettinature ci portano efficacemente indietro di  più di cinquant'anni. Perfetti - divertenti e non esagerati - gli accenti, che esemplificano in maniera garbata e intelligente un confronto Nord - Sud vecchio come l'Italia. Simpatica l'idea di affidare la voce narrante a un giovane fotoreporter.

Mi piace anche Giorgia Surina, che solitamente sopporto poco, nei panni di Eliana, la ragazza di cui Nardone si innamora: elegante e delicata, incarna la donna moderna e lavoratrice che nasce in questi anni, simbolo di un mondo che cambia.

Meraviglioso, e non dico altro, il questore Ossola, interpretato dal mitico Franco Castellano, che mal sopporta Nardone e la sua sete di giustizia.

Unica nota un po' deludente, ma non si può aver tutto, è Stefano Dionisi, che interpreta il poliziotto Sergio Suderghi: nella Monaca di Monza, del 2004, ti faceva venir voglia di prendere i voti al volo; ora è un po' l'invecchiata - e non bene - copia di se stesso.


1 commento:

  1. Mi piace la tua recensione! Mi hai fatto venire voglia di vedere la fiction.
    Quanto a Dionisi ne " la Monaca di Monza" ti quoto...oh quanto ti quoto!!!
    Unica cosa: il corsivo mi risulta di difficile lettura. Boh però forse è un problema solo mio.
    La Marchesa

    RispondiElimina