martedì 6 novembre 2012

Castello Gamba e non solo

Vi ho abbandonati per un po' di giorni, mi perdonerete...

 Dopo un ponte passato in montagna a rilassarsi, e la giornata di ieri trascorsa a studiare follemente perché oggi -  a causa di altri impegni accademici - non avrò tempo, questo è il momento giusto per scrivere un post, mentre Rouge Noir si asciuga sulle unghie e cerco di decidere come vestirmi.

Andare a Valtournenche ai primi di novembre è sempre rilassante, soprattutto quando il clima collabora: cielo terso, montagne bianchissime e alberi ancora rossi / arancioni. Un'oasi di pace, in cui serpeggia, ancora sonnacchiosa, la trepidante attesa dell'inverno, quello vero, col freddo e la neve.
Sabato mattina, shopping aostano con la mamma... la conseguenza è che ora mi sto chiedendo se oggi  non faccia troppo caldo per mettere i miei nuovi stivali col pelo dentro. Temo di sì!

Sabato pomeriggio, visita all'appena inaugurato Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d'Aosta, ospitato all'interno del Castello Gamba (1901-1903) di Chatillon. La struttura, interamente restaurata, è suggestiva e di un delicato minimalismo, assolutamente non freddo, in linea con la collezione ospitata: enormi finestroni vi permettono di ammirare la vallata, affinché non dimentichiate dove vi trovate.
La collezione comprende esemplari di tutti i movimenti che hanno animati la scena artistica italiana negli ultimi cinquant'anni, Transavanguardia, Informale, Pop Art, sculture di Martini e Giò Pomodoro; largo spazio è dato a Casorati, De Pisis, Soffiantino, Spazzapan, Nebbia...
Pezzo forte, a parer mio, sono le opere di Italo Mus, esposte sia nelle sale del museo sia nella mostra temporanea, visitabile fino a ottobre 2013: un omaggio all'artista simbolo della Valle d'Aosta, che ha ritratto costumi e tradizioni senza mai perderli di vista, nemmeno dopo l'avvenuto incontro col resto dell'arte italiana e non solo.

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