giovedì 13 marzo 2014

Intorno alla 194 e a Norlevo. Confrontarsi sempre? Ma anche no.

Tra ieri e oggi ho partecipato a una discussione che a mio parere non doveva nemmeno partire, sulla necessità di difendere la 194, di garantire un numero sufficiente di non obiettori in ogni struttura pubblica, e di vigilare in maniera attiva affinché nessun furbone faccia illegittimamente ricorso all'obiezione di coscienza al momento di prescrivere la pillola del giorno dopo.
Detto così  non suona tanto male. In realtà, c'era chi si augurava l'abrogazione della 194 e rivendicava il diritto all'obiezione di coscienza anche per la pillola del giorno dopo che giudicava erroneamente un abortivo. Quando sento certi estremismi, e vedo scritte certe falsità vedo veramente rosso, e mi infervoro, e finisco per litigare. Sull'aborto non mi pronuncio perché l'argomento è delicato, e del resto c'è una legge apposta che va rispettata, e non si dovrebbe nemmeno stare a discutere. Per quanto riguarda l'altro argomento, sappiamo che si tratta di un farmaco da usare con moderazione - anche e soprattutto per gli effetti collaterali che comporta - che agisce solo ed esclusivamente come antiovulatorio. Per come la vedo io, Norlevo Santa Subito.

La discussione non finirà mai, io ho spuntato il mitico "non ricevere le notifiche" perché non ho voglia di arrabbiarmi. Vedere che viviamo in un mondo dove ci sono donne che dicono che si fa l'amore solo per procreare, che esiste la contraccezione naturale, che gli uomini preferiscono questo tipo di donne alle altre (che a questo punto credo siano state definite "puttane" nella testa della scrivente), e dove ci sono uomini che fanno i moralizzatori e che spiegano alle donne come dovrebbero comportarsi (che poi li voglio vedere, al momento fatidico) sveglia la leonessa che è in me. Ma soprattutto, risveglia la leonessa che è in me vedere persone che postano studi pseudoscientifici, articoli provenienti da determinati siti web e li usano come armi per propugnare i loro concetti, accusandoti di fare in fondo la stessa cosa con i tuoi.
Se ci sono cose che non sopporto, queste sono l'estremismo, in qualsiasi sua forma, e il bigottismo.

E allora ho pensato, tra me e me, che questa cosa de "l'importante è confrontarsi", in alcuni casi è una solenne cazzata. Certe persone non ammetteranno mai che stanno sbagliando, andranno avanti per la loro strada senza nemmeno osservare gli argomenti altrui. Continueranno a giudicare e insultare gli altri. Senza empatia, senza compassione, non nel senso della pietà. Non vorranno mai un vero confronto. Ma vorranno solo sparare a zero sugli altri, pieni di quella boria che è figlia dell'ignoranza, in fondo.  E allora è inutile insistere. Lasciamoli nel loro brodo, lasciamoli postare gli studi che fanno comodo loro. Lasciamo che stiano tra di loro. E cerchiamo di sbatterli fuori dagli ospedali, questo sì. Ma non rispondiamo alle provocazioni, non abbassiamoci al loro livello. Serve solo a farci venire il sangue amaro.

La 194 non verrà abrogata, le donne continueranno a lottare per ricevere un trattamento umano e dignitoso. Quella che spero si estingua, consumata dal suo stesso livore, è la razza degli estremisti. Di qualsiasi specie. Ma i bigotti, spero si estinguano prima degli altri.

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