martedì 29 giugno 2010

Guardando dove piove

La Pazza stava seduta sul davanzale, con la guancia appoggiata alla finestra, e osservava l'acqua scrosciare e la grandine abbattersi sui tetti delle macchine, bollandole con violenza.

Lei era così, era sempre rimasta…dove non pioveva, sotto un ombrello. Un ombrello qualche volta nero, qualche volta rosa, spesso azzurro. Aveva camminato sotto quell’ombrello, sempre. Aveva visto, vissuto, sofferto. Si era chinata a vedere la sofferenza più vera, la rabbia più crudele. Schizzi di sangue e fango l’avevano colpita mentre piangeva. Ma lei aveva l’ombrello, lo scudo, la forza. E andava avanti senza mai deviare. Impegnandosi, amando,lottando .Amandosi. Ogni tanto osservava i suoi fianchi allo specchio e correva a pesarsi. Poi cucinava piatti d’amore.

E ora era al sicuro a guardare la pioggia, scacciava l’ansia che era la sua vera nemica con qualche pensiero sereno. E se qualcosa la turbava, mandava un messaggio a un’amica che non aveva mai incontrato ma di cui si fidava, e insieme ne parlavano.

Era fortunata lei, ad avere l’ombrello della forza.

1 commento:

  1. l'ombrello della forza e i piatti d'amore.......
    l'immagine è intrigante!

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