domenica 20 giugno 2010

Un padre e una figlia

("25 ottobre 2008)
Con un padre litigherai tanto, avrai divergenze di vedute e di principi. Arriverete a insultarvi, a non parlarvi per settimane. Ma lo difenderai sempre davanti agli altri, a spada tratta, irrazionalmente, perché è il tuo papà. Riconoscerai subito il suo profumo sul cuscino, anche se ora dorme in un letto diverso in una casa diversa. Avvertirai con tenerezza gioiosa il suo russare, se sono anni che non dormite nella stessa casa. Ti intrufolerai nel vano mansardato della sua stanza dove tiene i libri e riempirai lo zaino; ma alla porta perderai buona parte del bottino, questo non l'ho letto, questo nemmeno, questo non me lo ridaresti più....A un padre non dirai mai di avere un blog, ma gli farai leggere da un quaderno pezzi che non hai pubblicato. Per un padre ti preoccuperai, ti agiterai, ti incazzerai. Farai di tutto per aiutarlo, anche se sai che non puoi. Con un padre troncherai una telefonata, dieci, cento. Spegnendo il telefono con rabbia. Vedrai con chiarezza e timore i suoi difetti e le sue colpe immense. Ma terrai sempre quella foto sulla scrivania. Quella con te bambina. Con quello sguardo rapito che per un'altra donna non ha avuto, non ha, non avrà mai.

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