martedì 3 agosto 2010

Mi è capitato

Mi è capitato di affrontare situazioni difficili. Mi è capitato di essere non per causa mia in tunnel di cui non vedevo il fondo. Mi è capitato di non riuscire a parlarne. mi capita oggi di accorgermi con sgomento che non ricordo l’ordine esatto di certi eventi. mi capita di pensare che se non capisci devi stare zitto, al massimo abbracciare.

E allora leggo e non commento, ma leggo e mi sconvolgo. Gruppi sconfinati di ragazze che si sostengono a vicenda, che si fanno coraggio, che si spingono l’una con l’altra, parola dopo parola, commento dopo commento nel tunnel della morte. Ragazze dai 14 ai 30 anni suonati, e forse queste ultime meriterebbero di essere arrestate, perché quando si scrive sul web ci si prendono delle responsabilità, in fondo.

E io mi sconvolgo, mi guardo allo specchio e sfoglio le foto e i diari, e mi chiedo chi sono. Se sono così più forte, che ho sempre combattuto, che al massimo mi sono isolata per un annetto, ho pianto e morsicato cuscini nello sforzo di farcela. Che mai e poi mai me la sono presa con me stessa e col mio corpo, che mai ho dato intenzionalmente dolore a chi mi amava. E in fondo nemmeno a chi non mi amava, perché non serve a nulla.

Ho lottato sapendo che sarebbe arrivato il sole, e prima il sole era nebuloso e mi ha spinto a scrivere e uscire; poi il sole aveva l’armadio verde, e poi alla fine i capelli scuri e gli occhi scuri, e un neo proprio lì sotto l’occhio.

Grazie a Mamma, a Otti, a Mauri, ai Pazzi che popolano il pianeta.

Questo voleva essere un post contro i blog “pro-ana”. ma dato che non posso capire, non commento davvero.

5 commenti:

  1. Anche per me è difficile commentare. E lo è per rispetto della malattia e della persona che c'è dentro. Ma sono convinta che il tuo urlo sia umano, dolce e giusto.
    L'anoressia ha spesso cause complicate e profonde ma capita, da quel che ho letto in argomento, che anche il modello sociale con tutta la storia della moda e della magrezza faccia la sua dannata parte. E allora almeno questo possiamo condannarlo. Con forza.
    Il resto lo lasciamo a chi può studiare e capire la psicologia, aiutare a uscire dal tunnel, incoraggiare chi vede nero a riabbracciare la vita.......

    ;)
    Irene

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  2. Cara Stellina,

    il tuo è un bellissimo inno alla vita!

    L'anoressia in sè è una malattia insidiosa e "degenerativa", se non curata per tempo. E talvolta, comunque, non basta.

    I siti che tu citi, dovrebbero essere denunciati, mentre contro questa malattia (mentale) bisognerebbe intraprendere azioni incisive soprattutto nelle, ma non solo.

    Hai fatto bene a scriverne.

    Un abbraccio e... buone vacanze-

    Ekena

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  3. Elena, Irene, grazie per esser passate... buone vacanze anche a voi ;)

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  4. Non conosco bene questo genere di blog, ma esaltare una malattia grave come può essere (o diventare) l'anoressia significa non capire quali siano le implicazioni psicofisiche - anche letali - di questa patologia. Passiamo tutti sotto le forche caudine delle crisi esistenziali, occorre saperne uscire, a testa alta, sebbene il costo sia elevato. E tu sei stata bravissima: i tuoi scritti sono un autentico inno alla vita.
    Un abbraccio.
    Pim

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  5. un abbraccio anche a te, Pim. Grosso grosso

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