giovedì 23 settembre 2010

Un Giorno – David Nicholls

…e poi Emma Morley muore e tutto quello che ha pensato e vissuto si dilegua e sparisce per sempre”.
E in fondo è giusto che finisca così. Che una favola moderna non abbia il lieto fine. é strana, questa cosa. Ma è così, non so se l’avete mai pensato anche voi. Che forse siamo troppo disincantati e disillusi per credere al “vissero felici e contenti”, e allora torna in voga l’antica e immortale unione di eros e thanatos. Ci sembra vero e romanzesco solo l’amore che va oltre la morte.
In un vecchio post avevo scritto che il miglior finale era quello di Cunegonda e Candid…. (“ma noi bisogna che lavoriamo il nostro orto”, rispondeva Candid). Ma forse così è ancora meglio.
Chi non sa di cosa sto parlando, corra a comprare il libro che dà il titolo al post e il Candid di Voltaire. non ve ne pentirete

1 commento:

  1. Non posso restare a guardare quella frase "0 reazioni a questi post"...dove si è parlato di Emma Morley...e dove sono passato io...una reazione è d'obbligo...
    Emma Morley...uno dei più bei personaggi femminili della letteratura moderna, è quasi una idea, un valore...l'idea che la vita possa essere dolce e appassionata, anche quando le cose tutto sommato non ti sorridono.
    Penso spesso a Emma Morley, quasi fosse davvero una vecchia amica persa in un incidente. Mi mette tristezza pensare a lei...come se mi ricordasse che un frammento di me si è perso per sempre.
    Ciao Emma.

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