5 anni (e due giorni)

Presa com'ero da problemi universitari, e da un inspiegabile e inspiegato dolore al braccio che mi impedisce di scrivere con scioltezza al computer, avevo dimenticato una ricorrenza importantissima.
Lunedì 12 la mia avventura da blogger ha compiuto CINQUE ANNI.

Cinque anni sono tantissimi. Sembrano ancora di più perchè.. sono stati anni ricchi di cambiamenti.
Ho iniziato a scrivere durante l'ultimo anno di scuola, quando abitavo a casa mia, facevo colazione al mattino in cucina, andavo a scuola con l'1, il 18 o il 35, facevo le versioni di greco al pomeriggio, sapevo ancora (più o meno) cos'era la matematica, andavo a prendere il mio fratellino a scuola, e riempivo un sordo vuoto esistenziale riversando i miei pensieri sullo schermo. E non ridiamo del vuoto esistenziale. Credo non si sia mai così infelici, così turbati senza un vero motivo come a 18 anni. E scrivendo scrivendo, si sorrideva. Usciva fuori un po' di quella nebbia che c'era dentro. Ed era bello vedere i commenti, e stringere i legami. Fino, Irene e Pim, sopra gli altri. Legami che ci sono ancora.
Un anno difficile, quello. Dove il blog era anche un modo per comunicare con "qualcuno"... quel qualcuno che a volte manca ancora, mentre slego la bici e accendo la macchina del caffè. Quel qualcuno che forse ora sta leggendo, chissà.
Poi, dare la maturità raccontandola, ed è stato divertente. Oddio, divertente a posteriori.
Poi, il grande passaggio, il salto. La paura, raccontata anche quella in diretta. Fare colazione in refettorio e andare in università con la bici. Sentire la voce della mamma al telefono. Conoscere persone che... finché stavo a casa non sapevo nemmeno esistessero, e ora invece.. non sarebbe lo stesso mondo senza di loro.
E dopo... Dopo qualcosa che per quasi tre anni è stato parte della mia vita, che nel bene e nel male mi ha fatto crescere e capire cosa voglio attraverso la comprensione di cosa non voglio. Ed è brutto, ma è così. E un periodo in cui si scriveva poco o niente, perché... è troppo complicato, è ancora troppo presto per parlarne.
Poi, una laurea, non raccontata qui, e di questo si che mi dispiace..
Ma poi è arrivata la rinascita. E il resto lo sapete già.
Tanti auguri a me, e grazie a tutti voi.
Grazie perché... se non ci foste, se non passaste di qui, se non commentaste, non sarebbe lo stesso.