Quest'anno scrivo il post dell'ultimo dell'anno il giorno giusto, dalla mia casetta di Valtournenche: mi aspetta una serata tranquilla tra amici, questa mattina ho sciato e magari domani farò altrettanto. Era dal 2007 che non passavo un 31 dicembre / 1 gennaio qui tra le mie montagne: sempre qua e là. Mi sento serena, oggi, a casa.
Questa sera, saluteremo il 2012. Senza rimpianti, nemmeno uno. L'ho già detto a settembre, è stato un anno più che difficile. Più volte ho sperato che i Maya ci avessero preso, lo confesso. Un anno di perdite, di fatica. Di stanchezza, di sfide da affrontare. Di porte che si sono chiuse. Di amicizie per le quali lottare, di rapporti che sono incrinati e poi rafforzati e aggiustati anche attraverso discussioni e litigi, con lo scotch dell'amore.
Crescere attraverso la sofferenza, di nuovo e sempre.
Un anno di qualcuno che è andato via lasciando la porta socchiusa, e spero la riapra.
La parte più soddisfacente di questo 2012 è stata la coda, da settembre ad adesso, soddisfazione incarnatasi in questo blog, nel riscoprire la gioia di scrivere e di essere letta. Grazie anche a tutti voi, per questo.
Un momento simbolico del mio difficile 2012... il 20 di agosto, sulla cima della Roisetta. Una vetta conquistata con fatica, sudore, determinazione, piaghe ai piedi. Una fatica ricompensata dal panorama, dal colore del cielo, dal gelo dell'aria. Dalla gioia di guardare il mondo da lassù, che sembra così più bello. Arrivarci passo dopo passo, continuando a incoraggiarsi, a insistere con te stessa, perché ce la DEVI fare.
Vi auguro questo, per il vostro 2013. Non che la ruota della fortuna giri, perché non ci credo particolarmente. Ma che abbiate la forza di conquistare le vostre vette, spostando di metro in metro la vostra meta, facendo affidamento sulle vostre gambe, sul vostro fiato. Sul vostro cuore: le vette si conquistano così, con determinazione, con coraggio, con voglia di arrivare, di farcela, di scendere sapendo di avercela fatta. e allora ne puoi affrontare una più alta, magari domani.
Vi auguro questo, e molto di più.
Vi auguro di sorridere, di gioire delle piccole cose. Di strappare una mini vacanza, di incontrare qualcuno che vi faccia brillare gli occhi e sorridere il cuore. Di riconoscere la vostra meta.
A voi, alle vostre famiglie, alle persone che amate - che lo sappiamo o no - i miei più sinceri auguri per un 2013 tutto da vivere.
Giulia (Stelladineve).
Vicini di... valle. Tra Natale e Capodanno ero a Gressoney dai miei nipoti (e mia sorella, vabbè). Auguro anche a te un anno sereno come il cielo delle tue montagne, operoso e ricco di gratificazioni.
RispondiEliminaUn abbraccio.
P.