domenica 20 gennaio 2013

Mi sono rotta le palle - Mi hanno insegnato che non si fa

Io mi sono rotta le palle, davvero. Più incisivo e sintetico di così non riesco a dirlo.

Mi sono rotta le palle di vivere in un mondo dove quello che conta è mettersi in mostra. Che più ti dai arie cretine, dicendo ai quattro venti che non sai fare la lavatrice, che te le fai fare dalla mamma / nonna / zia anche se hai trent'anni, che non lavi i piatti, che per questo esame hai studiato solo un pomeriggio quando ci sei stata sei mesi.. beh, più lo fai più sei figa.
In un mondo dove si sparla in continuazione, ma con cattiveria. Dando in pasto l'assente agli ignoranti, perché solo quelli ti ascoltano, cosa credi. La persona che stai facendo a pezzettini è un po' delusa perché per un po' di tempo l'hai fregata, ma sa di non essere come la dipingi e stop.

Sono stufa delle gente lunatica, che oggi ti sorride e domani ti risponde acidamente per motivi insondabili, ignoti, sconosciuti... Voglio dire, anch'io come studentessa sono più o meno stanca per gli esami e come donna ho periodicamente le mestruazioni, ma non è che oggi ti butto palate di merda e domani smack smack. Non faccio mai troppi smack smack e così passo per fredda, ma chissenefrega.

Sono stufa di chi passa il tempo ad autoproclamarsi umile e corretto e bla bla. Mi hanno insegnato che non si fa. Sono stufa di chi dice quanto costa la roba che ha addosso. Mi hanno insegnato che non si fa.

E sono stufa che... quando dici sul treno (o dal lattaio,o in segreteria, o in farmacia) cose come "buongiorno, grazie, prego, scusi, permesso, prego s'accomodi, no ma ha le stampelle si sieda pure lei, ma si figuri.." ti guardano come se fossi un alieno. Perché sapete, a me hanno insegnato che si fa così.

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