Non sono io, se non scrivo. Se non mi verso nelle parole, se non invento, se non modifico un po' la realtà come piace a me per creare qualcosa di diverso, di nuovo. Perché scrivere è creare, è dare vita al mondo che si ha dentro.
Nel 2007 ho scoperto di poter scrivere su un blog. E allora, a quel punto, scrivevo anche per mettermi alla prova, per essere osservata. Senza sentire mai il bisogno di spiegare cosa significassero le mie parole, anche se non ho ancora perdonato chi mi ha detto "dovresti imparare a esprimerti come una persona normale".
Poi, è successo qualcosa. Non ho mai avuto il coraggio di metterlo nero su bianco. Per un po' ho smesso, questo lo sapete tutti. Ma non ho mai detto perché. Ho smesso perché qualcuno me lo impediva. Per ottusità, per fragilità, per paura. Paura che nella penna e nei polpastrelli nascondessi altro, qualcosa che lui non poteva conoscere.
E anche dopo che se n'è andato, ci ho messo tanto a ricominciare. A sentire l'inchiostro fluire di nuovo nelle vene, a vedere la vita che prendeva forma sullo schermo, o tra le righe di un quaderno.
E quando è successo è stata gioia. E.. la gioia di scrivermi, di scriverSI, mi ha portato un grande regalo. Un regalo che... non solo capisce perché scrivo, ma apprezza che lo faccia. Non so se sempre capirà le mie parole - a volte non le capisco nemmeno io - ma so, con certezza, che mai arriverà a temerle.
E con la penna in tasca, sono un'adulta che guarda un adulto negli occhi. Finalmente io, finalmente libera. Perché scrivere è la mia libertà. E anche l'amore, questa volta, è libertà.
Ne sono proprio felice!!! Era già bellissimo che tu avessi ricominciato ma lo è ancora di più che tu abbia trovato chi lo capisce, lo rispetta, lo ama.
RispondiEliminaE' un ottimo indizio di feeling autentico ;)