sabato 23 novembre 2013

L'espertone - o il conoscitore della domenica (e del lunedì, del martedì...)

Il problema della storia dell'arte, e delle discipline umanistiche in generale, è che molti credono di poterne parlare, così, senza bisogno di una competenza specifica. Anzi, non solo credono di poterlo fare, ma si sentono in diritto di farlo. è anche per questo che le facoltà e gli studi umanistici sono tanto vituperati. Per questo, e perché esistono persone che ritengono che l'arte e la cultura siano inutili. A questi ultimi auguro di morire di una morte lenta e dolorosa, assistiti da due storici dell'arte che invece di aiutarli leggono loro Panofsky in un orecchio e Benjamin nell'altro. 
Lasciando perdere i dementissimi, quelli convinti dell'inutilità degli studi storico - artistici e letterari, concentriamoci su quelli convinti di poter parlare di arte, così.
Li chiameremo gli espertoni, o i conoscitori della domenica, che però possiamo - ahinoi - incontrare tutti i giorni della settimana. 

L'espertone è spesso uomo accompagnato da una donna, alla quale elargisce tutta la sua sapienza, oppure una donna che rende un'altra donna edotta a proposito di quello che stanno guardando. Non ho mai incontrato, invece, un'espertona donna da sola in compagnia di un uomo. 
L'espertone si aggira per gallerie, mostre, musei, elargendo il suo sapere a voce alta. L'espertone non ha letto nulla a proposito della mostra / museo che sta visitando, però lui SA. L'espertone è quello che sa che particolare si debba notare di ogni opera, sia essa un marmo del II sec. o una scultura degli anni Duemila. L'espertone è quello che osservando un'opera di Vedova ne cerca con ansia il titolo per poi mettersi a strillare "E certo, rappresenta questo, perché vedi, qui qui e qui vuole significare questo".  L'espertone colloca Yan van Eyck nel Seicento, pronuncia "Uinckelmann" invece di "Vinckelmann", parla di Impressionismo a proposito di Paul Gauguin.
Ma soprattutto, l'espertone urla. In questo, è parente stretto di quello che su tram / autobus / treno / metropolitana / funivia rende tutti partecipi della sua conversazione telefonica. L'espertone deve esibire il suo sapere, deve far sapere a tutti quante ne sa, e nel mezzo dell'eloquio spesso fa sapere all'uditorio che è medico / fisico / agronomo / astronauta, così può gloriarsi ancora di più di aver trovato del tempo per dedicarsi a quella bazzecola che è l'arte.

A volte, oltre all'espertone, per il museo gira l'esperto. Che il più delle volte sta in silenzio, oppure sussurra piano con il suo accompagnatore. Perché è umile, non crede mai di saperne abbastanza, e soprattutto sa che se il suo prossimo vuole informazioni può ricorrere ai pannelli, alle guide, alle audioguide. 
Ma per prima cosa, sa che il museo è un luogo pubblico, e chi vi passeggia all'interno merita, per prima cosa, rispetto. 

2 commenti:

  1. Beh, tu sei esperta. Ed ultimamente sei in compagnia di un uomo, ai musei =D

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  2. Concordo con le tue osservazioni, molto argute. Il Sotutto casca sempre, di solito sulla buccia di banana di una pronuncia o di un'errata attribuzione. Basta attendere.
    Pim

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