venerdì 23 ottobre 2015

Vi ho detto che è muta!

L'altro giorno ho fatto un colloquio... diciamo "preliminare" di lavoro. La persona che mi aveva invitata in tutta fretta, dopo che avevo risposto a un nebuloso annuncio online, mi ha offerto un posto a tempo determinato.
Per ovvi motivi non voglio dare troppi dettagli, però si trattava di una cosa meccanica / noiosa / che richiedeva delle competenze che in parte non ho / che lasciava da parte quasi tutte quelle che ho e soprattutto decisamente sottopagata. Oltretutto questa attività era incompatibile con il lavoro in libreria che comincia tra due settimane, e dire Tschüss! a un contratto certo per una cosa incerta sarebbe stato da idioti. Per quanto il lavoro in libreria sia, come mi è stato ricordato giusto ieri, un Job e non un Arbeit, è innegabile che 1) l' idea mi attira e 2) mi farà bene praticare il mio già più che ottimo tedesco :) fuori dalle mura della scuola.

Pertanto, ieri ho mandato una cortese mail alla simpatica signora per comunicarle che avevo riflettuto e che le chiedevo di non mandare avanti la mia candidatura, per incompatibilità con l'impegno preso in precedenza. 
Questa mattina mi arriva la mail di risposta, gentilissima, e chiudo senza pensarci. All'ora di pranzo chissà perché la riguardo e noto una cosa che mi era sfuggita. 
Al mio cognome - non lungo - manca una lettera. 
Cognome che si sarebbe potuto copiare e incollare da: indirizzo mail, firma, curriculum, oggetto della mail.
Mi si potrà dire che "cosa vuoi che sappiano di come scrive, sei straniera". Lo so. Infatti non ho problemi a fare lo spelling o a far copiare dalla carta di identità quando capisco che è necessario.
Ma se stai scrivendo, cara mia, basta fare copia incolla. Lo faccio anche io, e prima di schiacciare controllo lettera per lettera. Perché è un errore infantile e stupido, di quelli che possono far pensare che non te ne frega niente. Che poi è ovvio, che a quella signora Vattelapesca di me non importi, e ci mancherebbe. Però...però, però, però. Per me quella  è una forma di rispetto, di attenzione. Il minimo sindacale, insomma. 

A meno che... l'assistente segreta della signora non sia qualcuno dei miei studenti, che stufo di sentirsi ripetere che in italiano una certa consonante è muta abbia deciso di vendicarsi così!



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