lunedì 18 maggio 2009

...incipit?



Su una delle panchine della più bella piazza della città di Sindone e Superga, sulle rive del Po, giaceva abbandonato un pacco giallo chiuso con lo spago, che sembrava contenere qualcosa di rettangolare e sottile. Intorno alla panchina si era radunata una folla incuriosita che lo osservava, per nulla intimorita. Non era nulla di pericoloso, di sicuro, era semplicemente misterioso che un pacco se ne stesse lì tutto solo in pieno giorno su una panchina. C'era un post-it rosa attaccato, che recava la scritta "Nel caso ce ne fossero in giro altri, è questo qui". Ma ovvio, che non ce n'erano altri, è una cosa così insolita! Questo pensavano i Torinesi che nel frattempo avevano formato un capannello consistente lì in piazza. Alcune mamme tenevano fermi i loro bambini che avrebbero voluto agguantare il pacco, desiderio del resto malcelato da tutti i presenti. D'un tratto, con fragorosissimo silenzio in quella caciara sbucò da una delle vie laterali un ragazzo alto che si muoveva ondeggiando, stile Pippo, con trascurata eleganza, trascinandosi dietro una valigia piccola, da week end. Molto piccola, in confronto alla sua statura. Egli si diresse con passo sicuro verso la panca incriminata, lesse divertito il post-it e raccolse il pacco, gettando un'occhiata che voleva essere di sfida ai curiosi, ma sulle sue labbra già tremava il sorriso. Noncurante, infilò il suo tesoro nella tasca del trolley e si incamminò rapido verso la stazione di Porta Nuova. Piano piano la folla si diradò, delusa, mentre le Alpi e la Mole rimanevano a guardare

2 commenti:

  1. Che bel racconto. Un pacco misterioso, un biglietto dal contenuto allusivo, il destinatario dinoccolato, la curiosità frustrata della gente...

    Ciao, buona giornata.

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  2. Buona giornata a te, Pim. grazie per esser passato di qua

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