mercoledì 24 marzo 2010

Il forte di Bard

Avevo già provato a raccontarlo e a descriverlo nel blog del corso di “Tecniche dei nuovi media”, Periferiche d'Arte, ma non ero rimasta soddisfatta della riuscita del mio post. Sabato ci sono tornata, per la terza volta, col mio fidanzato, e voglio provare a riparlarne.
Pioveva, e dalla statale il Forte appariva sfocato, perso nella nebbia. Salendo con gli ascensori di vetro ci sentivamo sempre più inghiottiti dalle nuvole, nel nulla, verso il cielo, come dice la pubblicità “Valle d’Aosta, sopra di te solo il cielo”.          
copia-di-fortebardnight-per-webDopo la biglietteria l’accesso al museo delle Alpi avviene per mezzo di uno scalone moderno illuminato nella penombra, mentre sul soffitto scorrono delle nuvole e risuonano le note di “Poema alpino”. Saliamo già immersi in un’atmosfera di sogno, procediamo lentamente per il corridoio buio ai cui lati scorrono cartoline d’epoca e alcune più recenti; il cunicolo termina in una sala luminosa in cui campeggia una riproduzione del Dahu,  l’animale mitico delle Alpi occidentali. Nella sala successiva sono allestite delle vetrine con fiori e sassi e un video seguibile individualmente racconta le tragica battute di caccia dei Savoia e la gloriosa nascita del Parco Nazionale del Gran Paradiso. 
Le tre sale successive sono più scientifiche, trattano mutamenti climatici e demografici, a me interessano meno e procedo veloce, mentre Mauri si ferma attento davanti alle cartine.
Poi, il momento più bello di tutti: il video col volo di un’aquila dal Monte Bianco al Forte di Bard proiettato sul pavimento. Ci stupisce, ci cattura.
Le sale successive sono dedicate alla vita dei montanari, la ricostruzione di una “stube”, le sculture dei santi protettori, collezioni di foto ingiallite dal temo.
Poi la parte dedicata allo sport, le foto delle ascensioni al monte Bianco e al Cervino. Dopo la sala con la ricostruzione della tradotta, la guerra che Forte%20di%20Bard svelò le Alpi al resto dal mondo.
E siamo di nuovo al capolinea, le corti del Forte umide di pioggia; una tappa al deludentissimo bookshop e scendiamo a piedi, per la strada lastricata.

3 commenti:

  1. sembra un luogo di altri tempi
    grazie, marina

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  2. é un posto speciale, che merita una visita. Grazie a te

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  3. Dalla foto sembra bellissimo...

    P.S.
    Grazie per il commento...hai usato le parole giuste.

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