martedì 4 maggio 2010

A memoria

Nel preparare quest’esame mi sto soffermando su poeti che già conosco, e per tanti mi salgono spontaneamente alle labbra almeno un paio di versi, per qualcuno delle intere poesie. Sì, perché io alle elementari ho studiato le poesie a memoria. Oggi non si usa più, mio fratello non ne sa nemmeno una…Le maestre di oggi lo trovano inutile, secondo loro basta leggerle e capirle. Io penso che qualche poesia custodita in un angolo della testolina costituisca un bel bagaglio culturale, senza contare che imparare dei versi è un bell’esercizio per la memoria…

Questa è una di quelle che ho imparato più di dieci anni fa e ricordo ancora, ed è anche una delle mie preferite

IMITAZIONE, Giacomo Leopardi
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? Dal faggio
Là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro

3 commenti:

  1. DEVO CONFESSARTI UNA COSA, STELLINA: HO UN TIPO DI MEMORIA CHE FA FATICA A RICORDARE LE COSE IMPARATE "A MEMORIA", APPUNTO.
    NON SO DA COSA DIPENDA, MA COSI' E', NONOSTANTE GLI SFORZI:(.
    UN ABBRACCIO. A PRESTO.

    ELENA

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  2. Ho sempre invidiato le persone capaci di mandare facilmente a memoria le poesie. E' una facolta che non ho mai posseduto, se non a costo di sforzi sovrumani. Ricordo "San Martino" e poco altro...
    L'argomento del post mi rimanda a "Fahrenheit 451" (libro e film, bellissimi entrambi).

    Ciao, a presto.

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  3. Elena e Pim..ciao, grazie per essere passati di qui, sono contenta lo facciate con continuità...Spero non chiudiate i vostri blog o cose del genere... :-*

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