lunedì 1 ottobre 2012

Elogio della blogosfera

Prendetevi mezz'ora, se non una volta al giorno una volta ogni due. Ce l'avete, fidatevi. è sufficiente sottrarla al tempo passato su Facebook, o a fare zapping sulla Rai o su Sky (a proposito, quante volte avete visto Harry ti presento Sally piuttosto che Quattro matrimoni e un funerale?).

Usate quella mezz'ora per fare un bel giro sulla blogosfera, così a naso, di link in link. Cercate su Google qualcosa che vi piace, un libro, un film, una località. Aprite un link su di esso proveniente da un blog, e leggetelo. Lasciate un commento, se vi va: apritevi alla blogosfera, e lei si aprirà a voi. Leggete i commenti degli altri, se vi colpiscono cliccate sul nome di chi l'ha postato: 90 volte su 100 quel clic porta a un altro blog, e così via. Se qualcosa proprio vi piace, vi colpisce, vi sembra azzeccato, vi stimola... condividetelo su Facebook: quello sì che è un bell'uso del social network; proponete contenuti di un certo tipo e allo stesso tempo fate un po' di pubblicità al blog che vi piace. Oppure mandate il link via mail a un amico appassionato dello stesso argomento.

è piacevole confrontarsi, affezionarsi, aspettare di vedere cosa postano Tizio e Caio. Tra i blogger e i lettori nasce qualcosa di molto simile alle amicizie.

Ci vorrà un po' di tempo prima di capire cosa davvero merita e cosa no: il Web 2.0 è aperto a tutti e fa sì che scrivano un po' tutti, sia quelli che possono che quelli che non possono. E purtroppo anche quelli che non dovrebbero. Ma la qualità c'è, e in quantità maggiori di quanto vi aspettate. Leggendo leggendo, vi verrà voglia magari di dire la vostra, o di leggere un certo libro, o di vedere un film. O di aprire un blog, perché no?

Buona settimana a tutti!


3 commenti:

  1. ...Intanto io su fb ho condiviso questo post!
    Concordo pienamente...e non solo perché sono una blogger. Ci sono molti blog consigliabili e piacevolissimi e poi tra blogger e lettori nascono spesso confronti e rapporti interessanti e profondi, è verissimo.

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  2. Grazie, Irene! Scrivendolo pensavo a te, a Fino, a Dragor, a Pim...

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