domenica 9 giugno 2013

La porta

All'inizio decidi così, senza che lui manco la sappia. Di tenerla aperta la porta, e di guardarlo finché non lo vedi più, finché la sua testa non sarà sparita, nascosta dal corrimano delle scale.
Poi, scambiando l'ultimo bacio sul pianerottolo, ancora col pigiama dei Peanuts, capisci che così non potrà essere. Impossibile. Tre, due, uno e basta. Un ultimo saluto e poi chiudere la porta e ciao, fino a settimana prossima.

Perché se la tengo aperta, ti tiro di nuovo in casa. Per tenerti qui con me, mentre studio, mentre preparo da mangiare, mentre riempio l'odiata valigia. Solo per averti qui.

1 commento:

  1. Eh, quante volte in passato è capitato anche a me di essere quella testa che spariva... Qualche volta penso che avrei dovuto restare un po' di più, che quella settimana prossima diventasse presente.

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