Quando le avevo visitate tantissimi anni fa, le Gouffres des Busserailles non erano altro che un posto molto umido, in cui ti cadevano le gocce in testa, e bisognava stare attentissimi a non lasciare mai la mano a mamma e papà, perché la possibilità di scivolare su quelle scalette metalliche non era poi così remota.
E oggi, invece... arrivarci da sola, dopo una mezz'ora di cammino sotto il sole, una di quelle camminate particolarmente felici perché sei tu a dettare il passo alle tue gambe, e metterti la felpa (di tua spontanea volontà!) mentre aspetti che il vecchietto ti porti il bigliettino per poter entrare. E avventurarti lì dentro senza la mano di nessuno, camminando comunque con molta cautela perché quel ricordo è dietro l'angolo, e poi lasciarti stupire, con occhi nuovi, dalla potenza della natura, dalla forza dell'acqua. E fotografare il pezzettino di cielo che si intravede, oltre l'apertura dell'orrido. E rimanere incantata a guardare la cascata, il salto dell'acqua tra le rocce, e alzare una mano per accarezzare le pietra levigata dietro di te.
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Ed è stato strano uscire, e trovarsi di nuovo sotto il sole di agosto, in superficie...
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