venerdì 31 ottobre 2014

Assenze

Passi intere giornate a non pensarci, a non volerti fermare su quella cosa, a ripeterti che è normale così, che tu stai bene. Ad autoconvincerti che non ti manca niente, che sei cresciuta così, andrai avanti in questo modo e poi morirai così, senza esserti fatta domande, senza aver analizzato la mancanza, senza ammettere che la mancanza stessa esista.

Poi ci sono momenti in cui non stai pensando a nulla di particolare, magari stai leggendo un libro, guardando un post su Facebook, o pensando a delle persone a cui vuoi bene. E all'improvviso... la mancanza di arriva addosso, ti colpisce tra testa e collo e ti ritrovi a guardare lontano fuori dalla finestra e hai una gran voglia di piangere, ma mica puoi cedere. 
E quello di cui ti sei autoconvinta fino al giorno prima - ammettiamolo, fino al giorno prima ma dall'ultimo momento di consapevolezza, non dall'inizio dei tempi - ti sembra una gigantesca stronzata.

Tutte palle, a me qualcosa manca eccome. Anche se attorno a me hanno sempre fatto in modo che la mancanza io non la sentissi.
Avevo letto da qualche parte che... non si può sentire nostalgia di ciò che non si ha mai avuto. 
Può essere che sia vero. Anche se non ne sono sicura. Se hai qualcosa, e poi lo perdi, almeno sai cosa significava averlo. Nei momenti di sconforto puoi tornare indietro con la memoria e cercare di colmare un vuoto, cullandoti tra i ricordi, chiudendo gli occhi abbracciata al cuscino rievocando un sorriso, un gesto, una presenza. 
Ma se tu quella cosa lì non l'hai mai avuta, non puoi. Puoi solo guardarti in giro, cercare di capire, provare a immaginare, e sentire un po' di sana invidia. Perché anche io vorrei provare e ricevere quell'affetto che deve essere diverso da tutti gli altri, unico.  Vorrei anche io sapere che c'è un'altra persona della quale potrò fidarmi tutta la vita.

Alla fine, anche i momenti di lucidità svaniscono e si torna nell'oblio. Ingoio le lacrime, non ci penso più fino alla prossima volta. 
E prometto a me stessa che prima o poi farò in modo che qualcuno, grazie anche a me, alle mie scelte, sappia cosa voler dire avere quella cosa lì.

Ci sono post ermetici, troppo. Che forse non andrebbero scritti, ma... quando lo si fa poi si sta meglio. E allora tenetemi così. 

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