sabato 28 marzo 2015

La compagna del maratoneta - (D)istruzioni per l'uso

Ieri mi sono imbattuta per caso in un post intitolato Tanti buoni motivi per non uscire con un runner: è un pezzo interessante e ben scritto.
Ma evidentemente, non tutti i runner sono uguali: io non mi sono ritrovata - cioè, non ho ritrovato Stefano - in quasi nessuno dei punti elencati. Pertanto ho sentito la fortissima cazzara esigenza di scrivere anche io un post sul tema.
Contrariamente a quello di partenza, il mio è un articolo di genere. Non conosco donne runner, non correrei nemmeno se avessi un ghepardo dietro e Brad Pitt davanti, pertanto posso solo fare riferimento al mio maratoneta compagno di vita.


  1. La corsa governerà la vostra vita: Ok, sto esagerando. Riformulo. La corsa governerà la vostra vita quando il vostro convivente sta preparando una maratona. Stefano fa due maratone all'anno, l'allenamento dura tra le otto e le dodici settimane...vi giuro, è tanto tempo. Gli impegni settimanali sono scanditi in base alle necessità dell'allenamento: "no, amore, oggi no, dopo il lavoro devo correre". "Ah, abbiamo ospiti per il weekend? Oh...devo pensare a quando fare il lungo". "Sì, amore, facciamo questa cosa, però in fretta perché dopo devo correre". Questa per me è la cosa più difficile da metabolizzare, lo ammetto. Ogni tanto vorrei arrivare a casa e scoprire che lui è già lì, non già lavato dopo la corsa, ma tranquillo sul divano perché a correre non è andato. Non succede, mai. Se non è la corsa è la palestra.  Nei weekend c'è un giorno di riposo e un giorno in cui si corre. In quel giorno lì, sappiatelo, la sveglia suona alle sette. Da quanto mi sono tarata sul fuso tedesco non mi turba più, ma all'inizio è stato seccante.
  2. Respiro calmo, molto calmo. E' sera. Siete state tutto il giorno sole, o comunque senza di lui. Volete un po' di coccole. Non ho detto sesso selvaggio, ho detto coccole. Vi sedete sul divano e chiamate a voi il vostro uomo, che dopo il lavoro è andato a correre. Chiedete un abbraccio e venite prontamente accontentate. Che cosa rilassante. è tutto profumato di doccia e il suo respiro vi calma, è così lento, regolare... Ma perché è così regolare?!? Sì, sì è addormentato. Districatevi dall'abbraccio e... FERME! Non andate a cercare il perizoma di pizzo e il Babydoll di seta. Mettevi in poltrona con un libro, chiamate un'amica, fatevi i fatti vostri. Poi, svegliatelo e sostenetelo nella faticosa marcia verso il bagno prima e verso il letto dopo.
  3. Facciamo una vacanza? Diffidate da questa frase. Se lui vi propone una vacanza in una capitale europea, in realtà vuole andare a fare una maratona in quella città. Ho rischiato di trascorrere il nostro secondo anniversario a Roma, in occasione della maratona. Una provvidenziale bronchite e una grana piantata al momento giusto mi hanno salvata. State attente: accompagnatelo, è bellissimo. Ma non fatevi fregare: non è una vacanza. Perché? Andiamo al punto 4.
  4. Dopo l'isteria, il sonno dei giusti. La giornata che precede una maratona, o anche solo una mezza, è un delirio. Il vostro uomo sarà nel 90% dei casi nevrastenico. Un semplice parcheggio un po' più complesso del solito basteranno a renderlo un fascio di nervi. Ignoratelo. Rimanete calme. Chiudetevi in una bolla, ripetetevi la ricetta del vostro dolce preferito o, se siete frequentanti, il rosario. Non dategli corda. Pensate positive, domani andrà meglio.... SCHERZAVO. Domani, dopo la corsa, lui dormirà. Tutto il pomeriggio. è normale. Dormirà anche il giorno dopo, su ogni superficie piana che incontrerà sul suo cammino. E' normale anche questo, voglio vedere voi dopo 42 chilometri. Però è per questo che vi dico che non è una vacanza. Lo sapete cosa succede dopo, al rientro?
  5. La puzza. Quando vi siete incontrati la prima volta, lui era fresco di doccia e profumoso. Che
    cosa adorabile. Eppure, dopo la corsa può puzzare tanto, ma tanto. Ma quello è il meno. Si lava ed è come nuovo. Il problema sono i vestiti. Mi è capitato di lavare una maglia, farla asciugare, ritirarla e sentirla puzzare. Rilavarla, farla asciugare e sentirla puzzare ancora. Mandare un sms disperato "amore, posso bruciare la tua maglia arancione" e sentirmi rispondere "sei pazza? ci ho corso la prima bla bla bla". Consigli pratici: lasciate che si occupi lui della sua roba. Come? Mettendo a bagno l'indumento dopo averlo generosamente spruzzato di sgrassatore. Dopo qualche ora si deve procedere a un veloce lavaggio in lavatrice al quale bisogna aggiungere un po' di candeggina delicata.

Ok, ho volutamente esagerato certe cose. Ci sono momenti, durante la corsa, che personalmente mi ripagano di tutti i sacrifici. Però, nelle otto/dodici settimane precedenti...succedono molte delle cose sopra elencate.
Buon pranzo, io aspetto Stefano. Come, volete sapere dove è andato?!?

2 commenti:

  1. Giulia.... sei un mito!!!!!
    hai espresso esattamente la verità sulla compagna di un maratoneta!!!!
    <3
    anto

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  2. Ciao Giulia in questi lunghi anni ho avuto l onore d apprezzare il tuo stile e la tua scrittura fluente e da una battuta é nato l incontro al Castello d Masino con lo stemma degli Chevron dinastia valdostana che cn gli Challand condivide il dominio dei Castelli Valdostani e la domanda mi era sorta spontanea sarai imparentata cn loro? Vabbè a parte gli scherzi io credo che ogni atleta ha una grande donna a suo fianco nn avendo l onore d conoscerti personalmente ma conoscendo bene l atleta che t accompagna credo sia stata una scelta chè é stata pesata e misurata anche quella d portare al passo d un prossimo matrimonio e faccio le dovute felicitazioni! Quello chè posso dire e chè le amicizie vere nn si perdono mai come i grandi amori e chè sè uno vuole e può ascoltare il cuore sa dove trovarle e cn chi condividerle

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