venerdì 16 ottobre 2015

Dietro la cattedra



Ormai dieci giorni fa è partita in assoluto la mia prima esperienza "dall'altra parte", ossia "dietro la cattedra".
O meglio, di fronte a SEDICI persone desiderose di imparare un po' l'italiano perché sai, io vado sempre in vacanza al Lago di Garda e mi piacerebbe cominciare a capire qualcosina.

In tutte le città, anche le più piccole della Germania, è molto attiva la Volkshochschule, un'istituzione per la formazione continua (weiterbildung) degli adulti. Offre corsi più o meno di tutto: sportivi, culturali, linguistici, di cucina, di informatica, di ballo, di nuoto, di... qualsiasi cosa. Poledance esclusa. 
Prima dell'estate ho bussato alla porta della responsabile dei corsi di lingue per chiederle se potevamo provare a mettere in offerta un corso di storia dell'arte in italiano. Detto, fatto. Funziona così: l'insegnante, che nella "mia" VHS deve essere madrelingua, avere un minino di esperienza e se possibile un titolo di studio che c'entri qualcosa, propone un'idea. Il corso viene messo in offerta e, se si raggiunge un numero minino di iscritti, parte. 
A settembre la stessa signora mi ha mandato una mail chiedendomi se mi sentivo di tenere un corso di italiano per principianti, dal momento che ne era stato messo in offerta uno solo che aveva raggiunto il numero massimo di iscritti. Ok, perché no. Proviamoci.

E così, ho cominciato. La prima lezione è trascorsa più o meno, con loro che facevano tante domande e io che annaspavo e sudavo. 
Ma la seconda è volata! Grazie alla prima avevo capito cosa dovevo fare, preparato un po' di materiale a casa, visto che il libro fornito è ridicolo e... sono tornata leggera e sorridente.

Non è un'attività che si intraprende per i soldi che si possono guadagnare, no. Ma è una cosa bella, che diverte, e che dà tanta soddisfazione. Aspetto con ansia mercoledì prossimo, lo giuro!

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